HATER, impariamo a riconoscerli e a rispondere ai loro attacchi su Facebook, Instagram e gli altri social!
CHI SONO GLI HATER
Mai come durante gli ultimi mesi sui social sono emersi gli hater, ossia gli odiatori di professione, anche detti leoni da tastiera o cyber-bulli. Persone che sfruttando il fatto di non essere fisicamente difronte a noi, talvolta celandosi dietro nomi di fantasia, cercano lo scontro. Il loro “sport” è, infatti, insultare e i loro commenti non sono critiche perché di costruttivo non hanno nulla.
Qualunque azienda abbia una pagina web e soprattutto un profilo sui social non può esserne immune. Prima o poi il “leone” arriva e caparbiamente tenta di far danni.
Attenzione però, se alcune volte sono attaccabrighe fini a sé stessi, altre volte sono clienti insoddisfatti che dimenticano le buone maniere scivolando nell’aggressivo. È nostro compito saperli riconoscere, arginare la prima categoria e gestire al meglio la seconda.
Quali sono, quindi, le risposte giuste per sfiammare la discussione?
COSA RISPONDERE AGLI HATER
I nervi saldi sono imprescindibili. Lo scopo di un odiatore è di farti saltare il tappo, quindi non devi abboccare alle sue provocazioni. Scredita il tuo prodotto e punta a distruggere la tua professionalità. Il modo migliore è contare sino a 100, anche 1000 se ci riesci, e poi rimetterti alla tastiera.
Nel mentre, tra l’altro, possono prospettarsi due diversi scenari, entrambi positivi.
I tuoi follower lo fanno scappare oppure il tuo silenzio è sufficiente a farlo demordere. Come si suol dire, se non alimenti il fuoco questo si estingue da solo.
Se invece t’incalza si prospettano due alternative:
- Non rispondere ed eventualmente bloccarlo
- Aprire un dialogo replicando con estrema gentilezza
Prima però verifica sempre di non aver commesso un errore, che non sia un tuo cliente a cui ti sei dimenticato di dare seguito quindi ora è nervoso oppure di aver scritto una frase infelice che lo coinvolga, senza rendertene conto. Capita a tutti di sbagliare. Se non è così, allora torniamo al piano originale.
-
Se è un cyberbullo che insulta, bloccalo.
Quando il tuo silenzio infiamma ancor di più l’hater, questa via potrebbe essere l’unica percorribile, in particolare ogniqualvolta i messaggi siano offensivi. Puoi eliderli e bloccare l’utente. Nessuno sentirà la sua mancanza e chi ti segue apprezzerà l’assenza di simili fonti di disturbo, soprattutto perché persone così non le potrai mai far ragionare.
-
Se è un soggetto verbalmente meno estremo, concedigli il beneficio del dubbio e una risposta.
La prima risposta ti basterà per capire se hai difronte un hater duro e puro o meno. Prendilo però in contropiede attingendo a tutta la tua gentilezza. Ringrazialo del suo “intervento” e chiedigli di esporre il suo punto di vista per esteso, offrendo una possibile soluzione.
Il cliente insoddisfatto acciecato dalla rabbia momentanea a questo punto rinsavisce; l’odiatore a tutti i costi, rimane senza argomenti e se ne va oppure si arrabbia ancora di più e, in tal caso, torniamo all’opzione iniziale: 1. ignora – 2. elidi – 3. blocca.