BERT: il nuovo algoritmo di Google. Cos’è, come funziona e altre domande/ risposte da sapere!

Nelle ultime settimane, BERT è tra le keyword più digitate da chi possiede un sito web. BERT è il nuovo algoritmo di Google che ha debuttato il 25 ottobre 2019 negli Stati Uniti e ha fatto fibrillare gli addetti ai lavori.

BERT IL NUOVO ALGORITMO DI GOOGLE

BERT: il nuovo algoritmo di Google è arrivato!

Perché l’algoritmo di Google è importante?

L’algoritmo di Google determina il posizionamento del nostro sito sul primo motore di ricerca al mondo. È quindi fondamentare rimanere sempre al passo con le novità. Ogni suo aggiornamento porta con sé possibili benefici o lavori di “ristrutturazione” sui portali web.

Ancora ricordiamo gli effetti delle modifiche d’inizio 2019: in molti hanno visto il proprio traffico impennarsi (o crollare) all’improvviso. Di conseguenza, negli ultimi giorni era lecito domandarsi quali cambiamenti in ottica SEO e SEM avremmo dovuto apportare alle nostre pagine web durante il Natale.

Facciamo un po’ di chiarezza.

Cos’è BERT?

BERT è l’acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers ed è un evolutissimo sistema di elaborazione del linguaggio naturale.

In poche parole, è un alleato sia di chi cerca informazioni sia di chi le scrive: rende i risultati delle ricerche in rete ancora più precisi. Si parla di un 10% di maggior accuratezza.

Ciò è stato possibile grazie ad una rete neuronale artificiale. Ossia è stata impiegata l’intelligenza artificiale per meglio comprendere il nostro linguaggio quando eseguiamo ricerche su internet così da restituirci risposte più appropriate rispetto al passato.

Ecco perché in tanti non si sono accorti del cambiamento.

BERT internet search

BERT è necessario?

Le macchine sono sprovviste d’intuito. Non colgono le sfumature della lingua. Non distinguono le forme colloquiali da quelle formali. Molti lemmi si trasformano a seconda del contesto in cui inseriti e solo un essere umano se ne accorge. Non ci possiamo stupire se non sempre Google ci restituisce il risultato sperato al primo tentativo. Ecco perché BERT è la conseguenza logica e necessaria per ovviare a questo limite.

Come funziona BERT?

BERT prende in considerazione l’intera frase e non solo accoppiamenti di parole (quella prima e quella dopo, per intenderci). Quindi anche articoli e preposizioni che possono cambiare profondamente il significato di una query. BERT include i modelli linguistici che contengono pronomi e tutte le sfumature che modificano, di nuovo, il senso di una ricerca. Soprattutto ciò che apprende da una lingua lo applica alle altre. Nei prossimi mesi, infatti, BERT si estenderà ad altre nazioni.

Come ottimizzare i nostri siti per BERT?

A tale domanda ha risposto la stessa azienda di Mountain View: non ci sono migliorie da apportare per assecondare BERT perché non è questo il motivo della sua introduzione. Il suo scopo è far si che un computer apprenda il linguaggio umano e comprenda le ricerche degli utenti, soprattutto il contesto di quelle digitate in forma colloquiale.

L’unica regola per noi rimane pertanto quella di continuare a scrivere un contenuto che sia unico e utile al nostro pubblico.

 


 Approfondimenti utili

Un clic qui per leggere il comunicato ufficiale di Google.

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